Sì, le monache fanno la lectio divina. No, in quel caso la lectio non è solo della Bibbia, tanto meno dell'Antico Testamento. No, la “lectio ai laici” non è una buona idea, ma il politically correct ecclesiale impedisce di affermarlo in pubblico. Un laico come me può dirlo (ma solo sul blog e solo finché il suo parroco non sa dell'esistenza di questo blog), ma se lo dicesse un consacrato (o consacrando) gli zelanti e infaticabili difensori del politically correct come minimo lo ricompenserebbero con una fucilata al piede.
Il termine “Bibbia”, per come viene abusato oggi, contiene quel sottile inganno che avevo indicato: indurre a ritenere che le sue pagine siano tutte uguali, mettendo sullo stesso piano quel «fonderò la mia Chiesa» e un passo deuteronomico qualsiasi, mettendo sullo stesso piano quel «e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi» e quei conteggi di carri, cavalli e cavalieri.
“È Parola di Dio”, si entusiasmerebbero (su Oam, sui cavalli, su Gàbaon e tutto il resto) i topi di sacrestia, ritenendo che il termine “paroladiddìo” indichi una qualsiasi formula magica estraibile dall'HarryBibbiaPotter, specialmente se proveniente dall'HarryAnticoTestamentoPotter, ancor più dall'HarryPentateucoPotter...
“E il verbo si fece carta”, ironizzava Vittorio Messori sul diluvio di parole di questi ultimi quarant'anni negli ambienti ecclesiali. Ma si può applicare anche alla maniacale lettura della Bibbia perpetrata in tante parrocchie, inclusa la mia.
C'è troppa “Bibbia”, in giro. È come se io avessi la morosa, uscissi con lei e i suoi e i miei amici, e poi la ignorassi per il novantotto per cento della serata perché impegnato a discutere su un amorevole bigliettino scritto da lei tanto tempo prima, elucubrando sul tipo di inchiostro e sui tratti di penna, speculando e congetturando sulle pieghe della carta, cercando pensosamente di cavare l'ennesimo nuovo teologico interessante originale significato da quelle parole da lei vergate frettolosamente su un post-it: “torno tardi - il cane scendilo e piscialo tu”.
Ti auguro un'indigestione di Bibbia. Da domani mi occuperò finalmente di altri argomenti.
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