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(24.06.10)

 La lettera di Carron del 3 novembre 2008

Don Julián Carrón è stato invitato da papa Benedetto XVI come relatore al Sinodo dei Vescovi.

Il 3 novembre ha scritto a tutte le persone del Movimento una lettera in seguito alla sua partecipazione al Sinodo dei Vescovi.



Miei brevi commenti personali sulle indicazioni pratiche

1) «Attendiamo tutti» l'Esortazione apostolica post-sinodale (cioè le conclusioni del Papa, evidentemente più importanti delle singole questioni trattate nel Sinodo stesso), esortazione che - dice Carrón - ci offrirà «l'indicazione della strada per la nostra fede».

2) «Siamo chiamati ad approfondire ulteriormente l'autocoscienza della nostra esperienza», «siamo chiamati a renderci più consapevoli dello scopo per cui lo Spirito ha dato un carisma a don Giussani». In parole povere: CL non è banalmente riducibile ad una associazione con un suo programma e con delle sue attività. La nostra storia non è un attivismo ecclesiale qualsiasi. La nostra storia è infatti un “aver incontrato”, non un “aver deciso di fare qualcosa”.

3) Il contributo che daremo all'interno della Chiesa quando ci venisse richiesto, «non può che essere secondo la natura del nostro carisma, che ha nella testimonianza la sua espressione compiuta». Non siamo affatto tenuti a farci snaturare o ridurre a qualcos'altro. Ci basta poter testimoniare Cristo «ovunque, anche attraverso la nostra fragilità».



A proposito della vita del movimento

1) «Tanti» (soprattutto tanti vescovi) «hanno avvicinato» don Carrón mossi da «interesse» o «simpatia», e abbondavano i «segni di stima e di interesse». Sebbene Carrón non lo dica (preferendo piuttosto ammettere una «nostra immaturità che solo la forza educativa di don Giussani ci ha consentito di correggere e di superare»), in via ufficiosa non posso dimenticare che c'è ancora una sorta di persecuzione anticiellina in larghi strati della gerarchia cattolica, che si mostra nella sopracitata tendenza a snaturare e ridurre. Suppongo che non tutti i vescovi mossi da «interesse» lo abbiano fatto per sana curiosità. La «nostra immaturità» era infatti (e lo è ancora, laddove ci sia qualche ciellino che pensasse di andare avanti contro il parere del suo vescovo) ampiamente bilanciata dalle incomprensioni ed ostilità di chi non riesce a rinchiudere CL entro uno schema precostituito (evito di riportare qui una larga antologia di nomi, date e fatti).

2) Carrón indica come scopo il «contribuire alla costruzione e al rinnovamento della Chiesa per il bene del mondo»... «Per questo ognuno deve verificare nella sua circostanza come può contribuire al bene della Chiesa». Sante parole! A differenza di certi ambienti, occupati a guardare sé stessi, a far crescere sé stessi e a chiedere alla Chiesa appoggi diretti e indiretti (evito di riportare qui una larga antologia di nomi, date e fatti), il movimento di CL intende far crescere la Chiesa, intende “contribuire” fattivamente. E contribuisce fattivamente, spesso «con una libertà e un'audacia che stupisce».

3) Quando «a volte ci viene chiesto di collaborare anche all'interno della Chiesa», per esempio «come catechisti nelle parrocchie, attraverso la caritativa e altri modi di collaborazione», dovremo farci trovare «sempre più disponibili là dove la nostra presenza sia richiesta e accolta». Se la presenza di CL non è richiesta, nessun problema, non pretendiamo nulla. Se la presenza di CL non è accolta, nessun problema, non pretendiamo niente. Basterebbe quel solo inciso a dimostrare che CL non tende a “conquistare le parrocchie” come fanno invece diversi altri movimenti e associazioni a cominciare da certe parrocchie di questa zona (evito di riportare qui una larga antologia di nomi, date e fatti).



Considerazioni personali extra

Uno dei problemi di CL è che essendo un “movimento” subisce sistematicamente le accuse tipiche che si rivolgono ai “movimenti”, accuse che in quegli altri casi sono generalmente ben fondate (evito di riportare etc etc): per esempio, quando si dice che “la parrocchia X se la son presa quelli di Y”, sottintentendo che se non sei almeno simpatizzante di Y allora è inutile rimanere in quella parrocchia. Le accuse “ai movimenti” finiscono per diventare accuse a CL e, per direttissima, accuse al ciellino della parrocchia. Che ha passato i suoi momentacci e che ne passa ancora.

Questa lettera di Carrón conferma l'impressione generale che ho sempre avuto del movimento.

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(6.11.08)